Home > Tecnologia > Alla scoperta dei dispositivi “wearable”: la tecnologia del futuro che migliorerà ogni aspetto della vita quotidiana

Altre tipologie di wearable

Altro discorso è quello degli indossabili in senso letterale, cioè l’elettronica integrata nei capi di abbigliamento. Sono in via di sperimentazione capi di abbigliamento, (jeans, polo, t-shirt, giacche) che dispongono di circuiti e sensori elettronici integrati all’interno del tessuto e della struttura (pieghe, cuciture). Tuttavia questo è un argomento troppo vasto e interessante, che meriterebbe di essere trattato in un articolo dedicato.

In quanti utilizzano i wearable devices?

Uno studio condotto da Kantar Wordpanel rivela che nei paesi più influenti del mercato europeo (Italia, Germania, Francia e Regno Unito), la percentuale di utenti che utilizzano un wearable è mediamente del 9,2%. Di questi, soltanto il 3,8% possiede uno smart-watch, dimostrando una preferenza di acquisto verso i fitness tracker. Situazione diversa invece negli USA. Sempre secondo Kantar, il 15,6% degli utenti possiede uno smartwatch o una fitness band: si tratta comunque di una cifra in crescita. Anche qui gli smart watch sono quelli che godono di minor fortuna (solo il 4,2% degli utenti statunitensi ne ha uno).

Quali sono le aspettative?

Un’analisi condotta da Frost & Sullivan, intitolata “Wearable technologies in clinical and consumer health forecast to 2020”, rileva che il mercato globale dei dispositivi indossabili in ambito medico ha prodotto entrate per 5,1 miliardi di dollari nel 2015 e stima che questa cifra raggiungerà quota 18,9 miliardi di dollari nel 2020, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 29,9%. Prevede inoltre che i dispositivi indossabili per il monitoraggio della salute dei consumatori cresceranno ad un CAGR del 27,8%. Gli indossabili per uso medico e clinico, invece, cresceranno ad un CAGR del 32,9%.

Gli analisti IDTechEx stimano un mercato di oltre 40 miliardi nei prossimi anni in crescita, per raggiungere oltre 100 miliardi di dollari entro il 2023, prima di un rallentamento entro il 2026.

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